Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata a Biagio Cava, 60 anni, boss detenuto dell’omonimo clan della provincia di Avellino, ritenuto il mandante del duplice omicidio di Antonio e Francesco Graziano, zio e nipote, vittime di una vendetta, uccisi in un agguato scattato a San Paolo Bel Sito l’11 giugno del 2004. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. Grazie ai collaboratori di giustizia e alle indagini della Squadra Mobile della Questura di Avellino, è stato ricostruito il duplice omicidio maturato – ha sottolineato la Procura della Repubblica – nell’ambito della contrapposizione tra i clan Cava e Graziano. Antonio Graziano, suocero del boss Adriano Graziano, fu sorpreso e ucciso a colpi di pistola dai killer giunti in sella a una motocicletta mentre in auto, con il nipote, si stava recando nel suo supermercato, “La Fonte”, a Nola (Napoli). Il duplice omicidio fu la risposta dei Cava alla cosiddetta “strage delle donne” avvenuta nel 2002 durante la quale vennero uccise tre donne della famiglia – una figlia del boss, la sorella e una cognata – mentre un’altra figlia di Biagio Cava rimase paraplegica per le ferite riportate.