MONTEFORTE IRPINO – Era stata una notte di terrore per una famiglia di Monteforte Irpino, piccolo centro a ridosso del Capoluogo, quella del 21 aprile scorso, allorquando nel corso di una normale serata in famiglia, quattro individui armati e con il volto coperto hanno fatto irruzione nella loro villa facendosi consegnare denaro contante ed oggetti di valore, per poi fuggire a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata, facendo perdere le proprie tracce.


Era stata definita la notte dell’Arancia Meccanica quella vissuta dalla famiglia avellinese, 7 persone presenti in casa, anche perché quella stessa notte, con le stesse modalità, era stata messa a segno un’altra rapina in un’abitazione di Pratola Serra.

Sono state lunghe ed estremamente difficoltose le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino volte a ricostruire quanto accaduto nella serata del 21 aprile 2012, ma la capillare attività svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino, giunti quella stessa notte sul posto, unitamente ai Carabinieri della Stazione di Monteforte Irpino, hanno permesso di raccogliere gli elementi utili all’identificazione di uno degli autori della rapina.

Le prove raccolte dagli investigatori sono alla base della richiesta di ordinanza di custodia cautelare della Procura della Repubblica di Avellino coordinata dal dott. Angelo DI POPOLO, le cui indagini sono state dirette dal Sostituto Procuratore dott. Adriano DEL BENE, emessa dal Giudice per le indagini preliminari dott. Antonio Sicuranza, che, concordando con la tesi investigativa, disponeva il provvedimento restrittivo nei confronti di Asim Koleci, venticinquenne albanese, domiciliato in Napoli, già titolare di precedenti di polizia per reati analoghi commessi in Campania e nel Lazio.

Il Koleci è accusato, in concorso con altre quattro persone, allo stato non ancora identificate, della rapina in villa avvenuta lo scorso 21 aprile 2012, in Monteforte Irpino nonché delle lesioni procurate ad una delle vittime che nell’occasione fu percossa con calci e pugni, a seguito del suo vano tentativo di reagire per cercare di difendere i suoi famigliari, nonché del possesso illegale di armi da fuoco.

Gli elementi di responsabilità nei confronti del cittadino albanese, sono stati trovati attraverso una laboriosa e prolungata indagine di polizia giudiziaria, effettuata anche con l’ausilio di apparecchiature tecniche e con la fattiva collaborazione delle vittime.

Considerato l’intensificarsi dei furti e delle rapine all’interno di abitazioni dell’avellinese riscontrato nell’ultimo periodo e di cui offre continua conferma la cronaca locale, questo Comando Provinciale continua ad effettuando accurati servizi di monitoraggio e controllo del territorio ed a svolgere mirate attività investigative analoghe a quelle che hanno consentito di trarre in arresto il KOLECI; infatti sono tuttora in corso indagini tese all’identificazione degli altri complici di quest’ultimo ed all’attribuzione agli stessi di altre rapine commesse nella provincia di Avellino. L’odierna attività investigativa, ha nuovamente confermato che i reati predatori commessi in Irpinia sono commessi in prevalenza da gruppi provenienti da altre province ed in particolare dal napoletano.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino.

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