AVELLINO – Due operai della Irisbus di Valle Ufita, in provincia di Avellino, si sono incatenati ai cancelli della fabbrica dismessa dalla Fiat nel luglio del 2011. Salvatore D’Amato e Alessandro Mongiello, questi i loro nomi, con la loro protesta intendono richiamare l’attenzione delle forze politiche e dei candidati irpini sullo smantellamento delle linee produttive dedicate alla produzione di autobus.
Secondo quanto sostengono fonti sindacali, Fiat Industrial “avrebbe siglato una joint venture per la costruzione di autobus in Sud Africa dove verrebbero trasferiti anche i macchinari di Valle Ufita, l’unico stabilimento italiano per la produzione di autobus”. Attualmente, i lavoratori della Irisbus, circa 400, sono in cassa integrazione fino a dicembre 2013 mentre altri 200 sono stati ricollocati in altre aziende del gruppo Fiat o finiti nel limbo degli “esodati”. Gli operai denunciano anche “l’inerzia del governo che nei numerosi incontri al ministero dello Sviluppo Economico” non avrebbe assunto comportamenti e soprattutto decisioni, a cominciare dal piano nazionale del trasporto pubblico, in grado di far recedere la Fiat dalla decisione di chiudere lo stabilimento avellinese. Lo smantellamento delle linee produttive “vanificherebbe anche l’ipotesi di costituire una nuova società, guidata da Finmeccanica, per riprendere la produzione di autobus in Valle Ufita con il marchio Menarini”.
“Questa – commenta Roberto De Filippis del Prc irpino – è la peggior campagna elettorale della storia della Repubblica dove si tenta sempre di pensare ad altro e mai provare a discutere di un piano serio per l’economia che possa risollevare le sorti del Paese. Come sempre quasi nessuno ha risposto all’invito dei lavoratori dello stabilimento di Valle Ufita visto che fino ad ora ci siamo solo noi mentre altri, intenti a chiudere il voto utile per le loro personali sorti, preferiscono disertare. Apprezziamo -continua – invece la presenza dei grillini di Napoli (quelli di Avellino evidentemente non sanno cosa è la Irisbus e dove si trova la Valle Ufita) che si presentano solo in campagna elettorale, e forse vogliono venire a spiegarci come l’abolizione dei sindacati (proposta fatta dal loro Duce supremo) possa far ritornare gli investimenti in questo lembo di territorio“.