AVELLINO – Il giudice del Riesame del Tribunale di Avellino si pronuncerà nelle prossime ore sul fermo di Giuseppe La Marca, il 56enne originario di Nola (Napoli) accusato di aver provocato l’incendio nel quale ha perso la vita l’operaio forestale Michele Ciglione.

La Marca deve rispondere di omicidio colposo e incendio boschivo doloso: l’indagato, che di professione fa l’ autotrasportatore, avrebbe acceso delle sterpaglie in un fondo di sua proprietà e le fiamme, alimentate dal vento, hanno raggiunto il castagneto in località Madonna della Neve a Quindici, dove Ciglione ha trovato la morte. Sulle sue tracce sono giunti gli investigatori del Corpo Forestale dello Stato, coordinati dal Procuratore di Avellino, Angelo Di Popolo. Sul fronte delle polemiche innescate dalle dure accuse della moglie della vittima, Concetta Bollente, secondo le quali l’ ambulanza sarebbe giunta cinque ore dopo il ritrovamento del marito in un burrone ma ancora in vita, hanno replicato i soccorritori limitandosi a definire “tempestive” tutte le azioni messe in campo.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui