La presenza di un eccesso di tetracloroetilene (un residuo chimico proveniente dalla lavorazione industriale della concia) rilevato dall’Arpa Campania sui campioni acqua prelevati in alcuni pozzi ha costretto ieri il sindaco di Solofra (Avellino), Michele Vignola, a decidere l’interruzione della fornitura idrica nel Paese. Oggi, a garantire l’approvvigionamento dell’acqua a cittadini e all’ospedale “Landolfi” sono state due autobotti, da 25mila e 8500 litri. Con l’ordinanza sindacale, il primo cittadino ha anche disposto la chiusura delle scuole in attesa che Asl e Irno Service, la società che gestisce il ciclo delle acque a Solofra, effettuino ulteriori analisi a campione sull’intera rete. Nei giorni scorsi a Montoro, sempre in Irpinia, a causa della presenza di tetracloroetilene riscontrata in alcuni pozzi, l’erogazione idrica è stata interrotta per cinque giorni.