Nella nottata i Carabinieri della Stazione di Frasso Telesino hanno tratto in arresto Raffaele Matera, di 55 anni e il figlio Osvaldo di 32 anni, pastori, responsabili dell’illecita detenzione di armi e munizioni da guerra, rinvenute nella loro abitazione di Frasso Telesino. I militari sono giunti ai due pastori, partendo da una denuncia-querela per minaccia aggravata presentata nel pomeriggio di ieri da parte di un  altro pastore del centro, il quale ha denunciato ai militari una patita minaccia da parte di uno degli arrestati per questioni legati al pascolo dei propri greggi.

Nella circostanza l’aggressore allo scopo di intimorire la vittima esplodeva anche tre colpi di pistola in aria. Da questa denuncia i militari, dopo aver svolto le preliminari indagini, si sono portati presso l’abitazione dei due Matera e dopo aver effettuato una perquisizione domiciliare hanno rinvenuto e sequestrato in una stanza all’ultimo piano dell’abitazione, occultati all’interno di un armadio sotto ad un cumulo di indumenti, un vero e proprio arsenale detenuto illegalmente costituito da quattro fucili completi di matricola di cui due cal. 7,5 appartenuti alle Forze Armate svizzere nonché altri due fucili cal.22, due pistole di cui una cal. 9 mm marca Makarov di produzione russa ed in uso a varie forze armate, utilizzata per minacciare il denunciante, e l’altra smith e wesson tipo scacciacani privo di tappo  rosso;  pugnali, sciabole e oltre 600 munizioni molto da guerra divise tra cartucce calibro 22,  9, 7,65 e 7,5. Insieme a tali armi è stato rinvenuto anche un fucile doppietta, l’unico regolarmente denunciato dal 55enne.

Tutte le armi sono apparse ai militari in perfette condizioni. Gli ulteriori accertamenti condotti hanno consentito di acclarare preliminarmente che le armi di provenienza elvetica erano state portate illegalmente in Italia alcuni anni fa da parte dei due arrestati. Mentre per la pistola di fabbricazione russa sono ancora in corso indagini per stabilire la provenienza trattandosi di arma in uso a forze armate dell’est europea reperita sul mercato clandestino delle armi. I pastori sono stati condotti in Caserma e, dopo le operazioni di fotosegnalamento di rito presso la Compagnia di Cerreto Sannita, sono stati tradotti presso il carcere di Benevento su disposizione del P.M. di turno presso la locale Procura della Repubblica, dott. Giovanni Tartaglia Polcini. Tutte le armi sono state sequestrate e su di esse saranno svolti accurate indagini anche di natura tecnica.

 

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