BENEVENTO – Rifiuta ogni ipotesi di commissariamento il dg dell’Asl di Benevento Michele Rossi, in procura per essere interrogato dai pm nell’ambito del’inchiesta sulla gestione della struttura sanitaria.
”Commissariamento da parte della Regione della Asl? – ha risposto ai giornalisti – Per quale motivo? Credo che non sia nell’ordine delle cose un fatto del genere. Se uno lavora deve essere commissariato? Se stiamo in un Paese che funziona così allora è possibile anche il commissariamento”. Rossi, che in questa vicenda riveste la duplice veste di grande accusatore dell’ex direttore amministrativo Felice Pisapia e di indagato è stato interrogato per la seconda volta dal pool di sostituti disposto dal procuratore Giuseppe Maddalena e composto dai pm Giovanni Tartaglia Polcini, Nicoletta Giammarino e Flavia Felaco.
”Mi sto impegnando, assieme alla mia equipe di collaboratori, a far distinguere le persone perbene dai delinquenti, a stroncare soprattutto una serie di saccheggi e ruberie che sono avvenute nel passato alla Asl di Benevento e anche in periodi più recenti. Vorrei ridare dignità all’azienda che mi onoro di rappresentare e vorrei ridare fiducia ai cittadini nelle istituzioni”. A chi gli ha chiesto se c’è un botta e risposta tra lui e l’ex direttore amministrativo Pisapia, Rossi ha risposto: ”Abbiamo già chiarito agli inquirenti molte cose e oggi ne chiariremo altre. Ovviamente restiamo a disposizione, ove fosse necessario, di altri incontri. Spero però che questo nostro impegno possa servire a fare piena luce sulla vicenda”.