Nella notte appena trascorsa i Carabinieri delle Stazioni di San Leucio del Sannio e Ceppaloni, nel corso del servizio di controllo del territorio, svolto nella trascorsa nottata e finalizzato al contrasto dei reati predatori, in particolare furti e rapine, dopo aver notato una Fiat Stilo sospetta, aggirarsi lungo la via Furni di Sotto del comune di Apollosa, hanno proceduto al suo controllo.

Brevemente inseguita, l’auto veniva bloccato: al suo interno Antonio Rizzo, proprietario e conducente, 59enne e Ludovico Palumbo, 48enne, entrambe residenti in Casoria (NA), nullafacenti e pluripregiudicati per reati contro il patrimonio. Agli immediati accertamenti la vettura risultava munita di un contrassegno assicurativo RCA contraffatto: dunque, condotti in caserma e perquisiti, i due venivano trovati in possesso di arnesi atti allo scasso (una cesoia, uno scalpello ed un cacciavite di grosse dimensioni), di una busta di plastica contenente la somma di euro 67,50 in monete, di un navigatore satellitare per auto marca tom tom e quattro paia di occhiali da sole varie marche: tutto occultato nel bagagliaio della vettura, al cui interno venivano altresì rinvenuti un berretto due berretti e due paia di guanti in lana, nonché due paia di scarpe infangate. Poco dopo, le successive verifiche consentivano di appurare che negli uffici del laboratorio Tecnobios, ubicato nella stessa via Furno, erano stati asportati (mediante effrazione di una uscita di emergenza, posta sul retro della struttura) due pc portatili ed attrezzature tecniche di laboratorio – del valore complessivo pari a 15mila euro – nonché il denaro contenuto all’interno del distributore automatico di bevande ivi installato. L’immediato sopralluogo sul posto consentiva, allora, di constatare la presenza di impronte (corrispondenti alle scarpe riposte nell’autovettura del rizzo) sul terreno circostante il laboratorio e su una sedia del laboratorio (utilizzata per poter manomettere il distributore dall’alto), nonché di rinvenire il materiale informatico asportato, occultato nella vegetazione non lontano dalla struttura. Altresì, veniva constata l’avvenuta effrazione della rete metallica di recinzione di un’abitazione privata, attigua al predetto laboratorio, presso cui, tuttavia, non risultava asportato nulla. Dichiarati in arresto per i reati di furto aggravato e danneggiamento in concorso, i due malfattori sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Benevento-Capodimonte, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria sannita. I pc portatili, l’attrezzatura tecnica ed il contante in monete sono stati restituiti all’avente diritto; sottoposti a sequestro, invece, la vettura, gli arnesi atti allo scasso e la restante refurtiva.

 

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