Non gradiva la presenza in cella di altri due detenuti e per questo un carcerato ha cominciato a ferirsi con delle lamette all’avambraccio per poi minacciare i presenti di recidersi la gola ma alla fine è stato convinto a desistere dal gesto dagli agenti di polizia penitenziaria.

É l’ennesimo episodio di autolesionismo in carcere che si è registrato, questa volta, nella casa circondariale di Benevento. A denunciare l’episodio è il delegato regionale, Nicola Schipani, ed il segretario provinciale, Luigi Napolitano, della Ugl Federazione Nazionale Polizia Penitenziaria. “Dopo una lunga e paziente trattativa – si legge nella nota sindacale – portata avanti dal personale della Polizia Penitenziaria, il detenuto è stato convinto a desistere dall’insano gesto ed è stato poi accompagnato dagli stessi agenti presso la locale infermeria per le cure del caso. Solo l’alto grado di equilibrio e professionalità del personale ed il pronto intervento dello staff sanitario dell’Istituto, hanno permesso di scongiurare epiloghi ben più gravi”. “Questo nuovo gesto di autolesionismo – concludono i rappresentanti sindacali – dimostra, ancora una volta, che l’Istituto di pena beneventano non è avulso dai problemi che interessano l’intero universo penitenziario a livello nazionale, qualcosa di ben lontano dall’essere quell’isola felice che spesso si cerca di rappresentare”.

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