Un vigilante pur di uscire dal lavoro precario e ottenere un posto fisso ha inscenato un falso gesto eroico: è successo nel Beneventano dove l’uomo ha sparato sul suo giubbino antiproiettile dei colpi di pistola, con la complicità di un collega, per simulare un conflitto a fuoco con dei malviventi. Il tutto all’interno di un cantiere edile per le pale eoliche di Morcone (Benevento). Nel giro di 24 ore di indagini le due guardie giurate sono state scoperte e denunciate dai carabinieri per simulazione di reato, esplosione di colpi di arma da fuoco in luogo pubblico, procurato allarme e violazione della legge sulle armi in concorso. I due vigilantes, che lavorano per una ditta di sorveglianza della provincia di Avellino, sono stati messi sotto torchio dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Benevento, e alla fine dell’interrogatorio hanno confessato. Le indagini serrate dei militari, sotto la direzione del magistrato di turno della Procura di Benevento retta da Aldo Policastro, hanno permesso di smascherare la simulazione dell’aggressione armata ideata dai due vigilantes. In particolare, uno dei due ha organizzato il piano con la speranza che l’aver sventato il furto e l’aver sostenuto il conflitto a fuoco con i banditi gli avrebbe consentito di guadagnare sul campo una promozione. Allo scopo di rendere più credibile l’episodio criminoso, le due guardie giurate prima hanno esploso numerosi colpi d’arma da fuoco in aria e poi uno dei due ha sparato contro il proprio giubbotto antiproiettile.

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