BENEVENTO – Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Benevento, nell’ambito delle indagini dirette a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, questa mattina, hanno arrestato in flagranza due pluripregiudicati, Ramon De Rienzo, 45 enne e Ivano Nizza, 38 enne, entrambi beneventani, affiliati al Clan Nizza.
I predetti, già noti alle forze dell’ordine, da diverso tempo erano oggetto di attenzione da parte dei Carabinieri, tanto è vero che, a maggio scorso, proprio il De Rienzo, era stato denunciato a piede libero dagli stessi militari del Nucleo Investigativo, sempre per stupefacenti.
Infatti, alle prime ore della mattinata, il predetto, è stato bloccato mentre usciva da un locale deposito, sito in questa via Cupa Dell’angelo, usato come nascondiglio, con circa 12 grammi di eroina pura, pronta per essere tagliata ed immessa sul mercato.
Ma la cosa singolare è che, a guardia dei locali, il De Rienzo, aveva messo un minaccioso Rottweiler, così come fanno solitamente gli spacciatori dell’hinterland napoletano, in particolare nella zona di Scampia.
Per poter accedere ai locali da perquisire, infatti, è stato necessario l’intervento del personale del Servizio Veterinario dell’ASL di Benevento che, dopo aver ammansito l’animale, provvedeva anche a munirlo di microchip, visto che ne era sprovvisto, e lo affidava in custodia al canile municipale di Apice.
L’operazione è proseguita nel secondo nascondiglio dei due, in via Santa Colomba, all’interno dell’autolavaggio gestito da Nizza Ivano, fratello di Nizza Antonio, detenuto per usura, ove sono stati rinvenuti ben 120 grammi di cocaina purissima, materiale necessario al confezionamento delle dosi, una pistola giocattolo priva di tappo rosso, tipo Beretta 92SB, perfetta imitazione di quelle in dotazione alle Forze di Polizia, nonché la somma contante di euro 13 mila e 11mila in assegni bancari, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Inoltre, sempre all’interno dei locali, sono stati sequestrati ben 15 vecchi cellulari, tutti senza batteria, utilizzati per nascondere, all’interno di essi, le dosi di sostanza stupefacente da spacciare.
I telefonini, infatti, venivano passati di mano senza destare sospetti. Un singolare stratagemma, questo, posto in essere dai due soggetti per poter spacciare tranquillamente ed eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Inoltre, i due soggetti si erano muniti anche di un sofisticato e costoso apparecchio elettronico utilizzato per la rilevazione di radiofrequenze; in pratica per rilevare la presenza di microspie ed effettuare le bonifiche ambientali, ovvero disturbare il segnale di ricezione radio.
Alle prime contestazioni, il DE RIENZO e il NIZZA, hanno prima cercato di eludere le investigazioni, affermando addirittura di non conoscere neanche il nome del cane, ma a seguito delle immediate verifiche effettuate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, è subito emersa la verità ed alla fine ha ammesso le proprie responsabilità.
I due, pertanto, sono stati tratti in arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Le indagini dei Carabinieri, proseguono per accertare la provenienza dei numerosi cellulari sequestrati e per l’identificazione di eventuali altri complici.
Gli arrestati sono stati, quindi, associati alla Casa Circondariale di Benevento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria nella persona del Sostituto Procuratore di turno, Dott.ssa Aversano, informata dai Carabinieri.