Un vero e proprio bunker è stato scoperto dai carabinieri nell’abitazione di Corrado Sparandeo junior, una delle 26 persone arrestate dalla Dda nell’operazione anticamorra “Tabula rasa” a Benevento. Il nascondiglio era stato realizzato dallo stesso Sparandeo nelle pertinenze della sua abitazione, un alloggio popolare dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari di Benevento. I militari hanno scoperto che nel piano seminterrato, collegato con l’abitazione al primo piano, Sparandeo si era appropriato abusivamente degli spazi condominiali (cantine e garage) nonché delle aree esterne che aveva recintato ed adibito a propria residenza, sottraendolo agli altri condomini del palazzo che, ovviamente, non si erano ribellati. Le due unità immobiliari erano collegate da una botola che dal primo piano portava al seminterrato. La tavernetta, rifinita e arredata con materiale di pregio, aveva anche una saletta adibita a cinema. Il bunker aveva una doppia finalità: quella di rifugiarsi nel caso di arrivo delle forze dell?ordine e quindi poter scappare dall’uscita secondaria e nascondersi all’interno per non essere scovato.

 

 

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