BENEVENTO – Il comitato Trasparenza e Democrazia denuncia le carenze dei servizi igienici dell’ospedale Rummo di Benevento: “Abbiamo potuto verificare che all’ospedale Rummo di Benevento (classificato a.o. di rilevanza nazionale) non c’è carta igienica nè sapone nè nei “servizi igienici condivisi” da degenti, in camere da tre letti, nè nei bagni a servizio dell’utenza varia dell’ospedale.

Cosa c’è di più essenziale in un luogo di cura di servizi igienici effettivamente tali e a norma di legge ? Che fare? I NAS perchè non intervengono ? A breve diffonderemo un reportage fotografico se non si provvede ad horas ad assicurare le condizioni minime essenziali di igiene. L’ospedale spreca fior fiori di soldi per un inutile servizio di vigilanza diurna che non serve a nulla, esiste già l’urp e il servizio informazioni nei vari padiglioni. Inoltre, una semplice radiografia per i ricoverati avviene su prenotazione al dipartimento di radiologia (che serve a ricoverati, esterni ed emergenze del pronto soccorso). Le chiediamo: quanto viene a costare alla collettività tutta e al singolo paziente, considerando i tempi di attesa , i costi sia economici che esistenziali della degenza, e soprattutto, la celerità degli interventi terapeutici una semplice lastra al torace di routine ?Quanto viene a costare alla collettività e al paziente un ricovero che si protrae per mesi per le deficienze organizzative della struttura ospedaliera ? Parliamo a titolo di esempio di reparti cardine come Chirurgia generale e oncologica che dovrebbero essere l’eccellenza della funzionalità, dell’efficienza e della organizzazione corretta delle risorse umane e materiali, ma dove purtroppo professionalità mediche eccelse – di cui andiamo orgogliosi , onorano la nostra terra contrassegnata da atavici battibecchi e feudalità politiche, apatica e rassegnata ai massimi sistemi patologici e che potrebbero segnare una svolta nella salvaguardia effettiva del diritto alla salute – sono costrette a prestare con solitaria abnegazione la propria opera, ogni giorno in inaccettabili ed incivili condizioni da terzo mondo !”

 

 

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