Blitz antidroga nel rione delle case popolari Iacp di via Atellana a Caivano, meglio noto come O Bronx. Un quartiere, difficile, che dista meno di cinquecento metri in linea d’aria dal Parco Verde, che funge da succursale dello spaccio, quando il parco è sotto pressione da parte delle forze dell’ordine. Per questo, i militari della compagnia di Caivano hanno spostato la loro attenzione sul «Bronx» e arrestato un pezzo da novanta del sistema dello spaccio. Le manette sono scattate per Raffaele Zambella, 41 anni, del posto, già noto alle forze dell’ordine, considerato dagli inquirenti il vero capo paranza e coordinatore di tutte le piazze di spaccio delle palazzine popolari Iacp. E a dimostrazione dell’importanza del suo ruolo, come avviene quando a finire in manette è un boss, tutti gli affiliati, con moglie e figli al seguito, hanno stazionato per qualche ora davanti ai locali della compagnia dei carabinieri, per «porgere un deferente saluto» anche con la sola presenza. E quando l’auto dei militari con il capo paranza a bordo è uscita dal passo carraio della compagnia, qualcuno ha pure gridato «Rafè, torna presto in libertà». Solo succube deferenza? Nemmeno per sogno. Regolare l’andamento delle piazze di spaccio è una faccenda molto delicata oltreché pericolosa. Il blitz era finalizzato proprio alla cattura di Raffaele Zambella, da tempo nel mirino dei carabinieri che con questo arresto hanno fatto il maggior danno possibile tra i narcotrafficanti dei due quartieri. Movimentate le fasi della cattura. I militari hanno fatto irruzione tra gli isolati, effettuando un controllo che doveva sembrare di routine, nel corso de quale hanno notato l’arrestato gestire il flusso dei tossicodipendenti, subito scappati, circostanza che ha indotto i carabinieri ad allontanarsi.