Al Rione Terra di Pozzuoli, il centro del fenomeno del bradisismo, in questi ultimi due mesi il sollevamento della terra è raddoppiato rispetto a quanto avvenuto nei mesi precedenti, «passando da 7 a 15 millimetri al mese, un fenomeno che ha portato le tante scosse di terremoto avvertite nei Campi Flegrei». Così Francesca Bianco, ex direttrice dell’Osservatorio vesuviano di Napoli e oggi alla guida del Dipartimento vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, spiega lo sciame di scosse che è stato avvertito tra la fine e l’inizio dell’anno nel Comune al centro dei Campi Flegrei, da sempre mosso dal bradisismo. «È un fenomeno – spiega Bianco – che ci ricorda in maniera evidente che è in corso una crisi di bradisismo, i cittadini lo avvertono dalla sismicità, ma il sollevamento della terra e il sisma sono connessi intimamente: a mano a mano che la crosta terrestre si solleva e si deforma, tende a rompersi portando al terremoto. A partire da novembre, abbiamo osservato un incremento in velocità di sollevamento pasata da 7 millimetri al mese a 15 millimetri al mese, un raddoppio. L’incremento resta per fortuna su valori bassi, non certo pari a un centrimetro al giorno, ma se c’è un incremento della velocità è ragionevole pensare che poi l’attività sismica si incrementi. Lo osseviamo nel numero di eventi, anche se per fortuna ancora su magnitudo non elevata, il maggiore è stato di 2,7 gradi quindi siamo ancora su bassa energia, ma l’epicentro è superficiale e quindi più avvertiti dai cittadini».