I manifestanti in Brasile che si sono introdotti negli edifici della Corte Suprema, del Congresso e nel palazzo presidenziale oltre ad aver rotto finestre, ribaltato mobili, distrutto opere d’arte, hanno rubato la Costituzione originale del 1988. Armi sono state prelevate da un ufficio di sicurezza del presidente. Sono almeno 46 i feriti, di cui sei gravi e due che sono stati sottoposti a intervenuti d’urgenza, in seguito ai disordini seguiti all’assalto ai palazzi del potere di ieri a Brasilia da parte dei sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Lo riferisce l’Ospedale di Brasilia secondo il sito di notizie 20 Minutos. Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva stima che gli atti terroristici messi in atto ieri dai sostenitori di Jair Bolsonaro «siano finanziati da uomini d’affari anche all’estero». Lo riporta il sito online del quotidiano Estadao. Il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes ha ordinato alle piattaforme di social media Facebook, Twitter e TikTok di bloccare la propaganda golpista in Brasile. Lo riportano i media brasiliani. «Sono oltre 400 le persone che sono già state arrestate e che pagheranno per i crimini commessi». Lo afferma su Twitter il governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha, dopo l’attacco ai palazzi del potere nella capitale brasiliana. «Continuiamo a lavorare per identificare quanti hanno partecipato a questi atti terroristici e per restaurare l’ordine», afferma ancora Rocha.