Lo scrittore Roberto Saviano è stato condannato per diffamazione a risarcire con 30mila euro una persona citata nel suo best seller ‘Gomorra’. Lo ha deciso il Tribunale di Milano al termine di una causa civile intentata da Enzo Boccolato, assistito dall’avvocato Alessandro Santoro.
Saviano aveva scritto che Boccolato si preparava ‘a tessere una grande rete di traffico di cocaina’. Condannata anche la Mondadori, casa editrice di Gomorra. Nel corso del procedimento, il magistrato ha “accertato il contenuto diffamatorio in danno di Enzo Boccolato della frase contenuta a pagina 291 del libro intitolato Gomorra”. Il giudice ha quindi condannato “Saviano e Arnoldo Mondadori Editore Spa (editore del libro, ndr) in via tra loro solidale al risarcimento del danno subito da Enzo Boccolato e a corrispondergli la somma di 30mila euro”.
Il giudice ha anche ordinato “la pubblicazione dell’intestazione e del dispositivo della presente sentenza a cura e spese dei convenuti una volta a caratteri doppi del normale sul quotidiano La Repubblica entro 30 giorni della notifica in forma esecutiva della presente sentenza”. A carico dei “convenuti” anche le spese legali del procedimento. “Nel libro “Gomorra” – ha spiegato l’avvocato di Boccolato – Saviano aveva infatti descritto falsamente il Boccolato, che è incensurato e che da vari anni vive in Venezuela conducendo una florida attività nel campo ittico e del tutto estraneo ad ogni attività camorristica”.