E’ accusato di condotte gravissime commesse ai danni della compagna e delle due figlie, tra pestaggi, abusi sessuali, umiliazioni e offese, l’uomo di 65 anni, un “padre-padrone” dei nostri giorni, finito agli arresti domiciliari ad Alvignano, nell’Alto-Casertano, su ordine del gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il magistrato ha disposto che l’uomo sconti la misura con il braccialetto elettronico; il provvedimento è stato notificato dai carabinieri di Alvignano che hanno seguito le indagini con il coordinamento della Procura di Santa Maria Capua Vetere diretta da Maria Antonietta Troncone. Il 65enne, oltre che un uomo particolarmente violento, si sarebbe comportato negli anni come un autentico dominus di casa, un padre-padrone che decideva della vita privata della compagna e delle figlie, che non potevano uscire quando volevano, né svolgere tutte le normali faccende della vita quotidiana; la compagna usciva solo in compagnia del marito e spesso veniva picchiata. Addirittura il 65enne ex carrozziere, oggi in pensione, vietava alle donne di casa di andare dal medico di base; nel 2008 impedì loro di accedere all’assistenza medica tanto che solo in seguito alle segnalazioni dell’Asl e degli assistenti sociali, le donne ebbero il permesso iscriversi e godere così di un diritto universale. Ancora più grave per il 65enne è l’accusa di aver abusato ripetutamente di una delle figlie da quando era minorenne (oggi è maggiorenne). “É tutto normale”, diceva il padre-padrone alla figlia ogni volta che abusava di lei. Ma nulla era normale nell’abitazione del 65enne. La compagna ha atteso che qualche mese fa anche la seconda figlia diventasse maggiorenne, poi ha lasciato la casa coniugale e ha denunciato tutto ai carabinieri. Le indagini sono andate avanti speditamente; anche le figlie sono state sentite confermando i fatti.

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