Ancora rifiuti, sempre rifiuti, troppi rifiuti, sversati nelle campagne e nei pressi dell’antico Monastero dei Cappuccini, nell’omonima strada di Aversa, ai confini con il territorio del comune di Giugliano in Campania. Non si ferma, purtroppo, il degrado ambientale del nostro territorio – commenta amaramente Alessandro Gatto referente del settore rifiuti ed inquinamento del WWF agro aversano-Napoli nord e litorale domizio. Da quando abbiamo iniziato la nostra attività di volontariato ambientale, più o meno nell’anno 1990, la storia è sempre la stessa nell’agro aversano e nella zona a nord di Napoli. Sversamenti di rifiuti speciali e pericolosi in tutti i luoghi del territorio un po’ più nascosti e un po’ più periferici (anche se non è sempre così). Incendi dolosi a diversi tipi di rifiuti, che se prima non erano pericolosi lo diventano dopo essere stati bruciati. L’inquinamento cancerogeno e mortale si diffonde in tutti i comparti ambientali: aria, acqua, suolo. E’ un disastro visibile e meno visibile che sta devastando questo territorio. In particolar modo l’agro aversano ed l’immenso territorio del comune di Giugliano in Campania. Sembra che non ci si possa mettere la parola fine a questo scempio. Uno scempio che fa male a tutti. Infatti la patogenesi ambientale è sempre più evidente e non c’è più bisogno di dimostrare il legame tra causa effetto. Basta osservare la crescita enorme di tantissimi tipi di tumori e di altre patologie per capire subito che si deve fare qualcosa di rapido per mettere in sicurezza il territorio dal punto di vista ambientale. Noi volontari del WWF locale dell’agro aversano e Napoli nord lo stiamo denunciando esattamente da 24 anni in questo territorio. Ma ancora non vediamo quella risposta dello Stato da noi tanto attesa. Certo dei segnali ci sono ma sono ancora timidi e flebili. Si deve intervenire con ulteriore decisione ! Per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Per la salvezza delle persone che ci vivono !
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