Venerdì pomeriggio al comune di Aversa hanno recapitato una lettera con un proiettile indirizzata all’assessore ai Lavori Pubblici Benedetto Zoccola. Immediati gli attestati di vicinanza da parte delle istituzioni e ferma è stata la reazione del sindaco Alfonso Golia: “Non ci facciamo intimidire”. L’assessore Zoccola ha raccontato ciò che è accaduto. “Quando hanno ricevuto la lettera io non ero al Comune, ma ero fuori Regione. Mi hanno chiamato e sono rientrato. La mia prima reazione è stata di turbamento perché più volte ho subito intimidazioni. Avendo già vissuto esperienze simili ritrovarsi di nuovo questa situazione è traumatico soprattutto perché attraversavo un periodo della mia vita abbastanza tranquillo e questa cosa mi ha destabilizzato. Una cosa del genere compromette la sfera personale perché inevitabilmente ripensi a quanto già accaduto in passato”. L’esponente della giunta aversana è infatti tuttora sotto scorta dopo alcuni attentati subiti quando era vicesindaco nel comune di Mondragone. Ancor prima aveva denunciato gli estorsori della sua famiglia. “Ho collegato il gesto all’operato nell’amministrazione attuale perché nella mia città d’origine non svolgo più alcuna attività. D’altronde abbiamo toccato tematiche importanti e preso decisioni tese a cambiare il verso delle cose. Qualcosa di queste avrà turbato gli interessi o il pensiero di qualcuno”. Nonostante però il fisiologico stato di malessere in cui versa Zoccola si è mostrato deciso per i progetti del prossimo futuro. “Intendo continuare e non fermarmi. Ho stima nei confronti nel sindaco Golia e l’amministrazione sta attraversando un periodo difficile. Non lascerò né lui né i cittadini. Continuerò sulla stessa linea. Con il tempo si matura e si capisce che purtroppo queste cose fanno anche parte dei nostri territori. Io ho fatto una scelta e vado fino in fondo”. E aggiunge. “Ho avuto tantissimi messaggi di solidarietà. Ho sentito vicine le istituzioni e le forze dell’ordine. Ho sempre avvertito la presenza dello Stato e la sento tuttora. Lavoreranno gli inquirenti per capire chi sono i responsabili”. Infine conclude. “Non è certamente un proiettile che mi fa tornare indietro. La strada imboccata è giusta e continuerò a percorrerla. Il primo cittadino era profondamente rammaricato quando abbiamo ricevuto la lettera ma mi ha però spronato. Mi ha detto “Andiamo avanti” ed è quello che faremo. Lunedì tornerò alla regolare attività amministrativa al mio posto”.
Valentina Piermalese