SAN GREGORIO MATESE – La situazione più critica nel Matese è sulle sponde del lago Matese con una decina di aziende(persone e bestiame) “sepolte” dalla neve. Un paesaggio innevato e ghiacciato “mozzafiato” per gli amanti delle escursione e gli esteti della passione fotografica ma terribilmente seria e drammatica per gli allevatori( circa 23 cittadini) con l’attività produttiva agro-pastorale messa in ginocchio dall’isolamento delle aziende, nella zona intorno alla chiesa di S.Michele per la quantità di neve scesa a più riprese.
Il “muro bianco” di neve( ed il vento dei giorni scorsi) ha impedito di usare i foraggi ed il fieno deposito nei capannoni o i balloni collocati sui campi per alimentare i capi di bestiame ( sono dieci giorni che il latte non viene trasportato e distribuito o gli agnelli non consegnati con pesanti danni ad attività già in affanno). In azione, sulla circumlago e, prima ancora sulle vie di accesso gli automezzi cingolati dell’esercito che hanno lavorato incessantemente da ieri mattina. Nei giorni scorsi sono stati raggiunti da un gatto delle nevi guidata da Marco Santillo, accompagnato da Marcello Granitto, per portare viveri, benzina medicinali e balle di fieno per gli animali ( S.Gregorio ha al suo attivo uno dei maggiori patrimoni di bestiame della provincia di Caserta). “Siamo in condizioni molto difficili con le scorte per gli animali( in alcune aziende ci sono stati animali che sono morti sia pure in misura diversa ndr) che stanno per finire- dichiara Mario Mallardo con un’azienda posta al centro della circumlago. Noi stiamo abbastanza ma siamo bloccati nelle masserie e non possiamo lavorare nelle stalle con tutti i problemi che questo porta”. “Quindici giorni di isolamento pesano su tutte le nostre esigenze normali con tante scadenze a cui non riusciamo a provvedere oltre ai danni per le attività. Qui le scorte di fieno sono praticamente esaurite. L’idea che lanciamo alle autorità è quella di togliere la neve su entrambe le direzioni della circumlago”. Oggi raggiunti due operatori zootecnici con gli accessi liberati nella parte alta della circuì. “Stiamo vivendo una situazione ormai al limite- dichiara la signora Matilde bloccata nell’abitazione con il marito e due figli. Tantissima è la neve che circonda la casa e la stalla ( 300 pecore ) ma il foraggio potrà durare pochi giorni ancora. Meno male che almeno la corrente elettrica ha retto altrimenti sarebbe stato ancora più tragico .Abbiamo scorte portate tre giorni fa ”. Impegnati senza tregua in questi giorni difficilissimi le forze dell’ordine con la compagnia dei carabinieri ed il corpo forestale rispettivamente guidati da Giovanni Orsi e dal maresciallo Pascarella.
Michele Martuscelli