Sorpresa e sconcerto a Calvi Risorta per il decreto dirigenziale dell’8 gennaio scorso con cui la Regione ha espresso parere favorevole di compatibilità ambientale al progetto di realizzazione dell’impianto “di smaltimento di rifiuti non pericolosi nella zona Asi di Sparanise”, al km 7 della via Appia, nei pressi dell’area ex Pozzi Ginori, dove nel giugno scorso gli scavi della Forestale di Caserta portarono alla luce una delle discariche sotterranee più grandi d’Europa, con oltre 2milioni di metri cubi di rifiuti pericolosi e urbani sotterrati su un’area dell’ampiezza di quasi 25 ettari, ricadente nei comuni confinanti di Sparanise e Calvi Risorta; la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha anche aperto un fascicolo per disastro ambientale indagando i proprietari dei terreni. Molto critico il sindaco di Calvi Risorta Giovanni Marrocco, all’oscuro di tutto fino a due giorni fa. “Non capisco come sia possibile – afferma – che la Regione continui ancora ad autorizzare impianti inquinanti in zone già disastrate dal punto di vista ambientale, come l’area ex Pozzi Ginori”. “Tra l’altro – prosegue Marrocco – il Governatore De Luca è informato della situazione dell’area ex Pozzi; come Comune stiamo ancora attendendo lumi su eventuali bonifiche, anche se i 450milioni di euro stanziati dal Governo, a quanto pare, sono solo per rimuovere le ecoballe. E ricordo alla Regione che a Calvi c’è anche un importantissimo insediamento archeologico per anni abbandonato al degrado”

 

 

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