Si e chiuso con 12 condanne e 33 tra assoluzioni e prescrizioni il processo di primo grado contro numerosi affiliati del clan Belforte di Marcianise. La cosca che, per l’accusa, aveva organizzato un sistema di imprese per controllare il business dei rifiuti.

I giudici del Collegio C sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Maria Francica, hanno condannato: Nicola Boccalato, Giuseppe Buttone, Agostino De Filippo, Mauro Della Curti, Pasquale Di Giovannii, Antonietta Forte, Andrea Froncillo, Marisa Francesco Maietta, Rosa Mezzacapo, Vincenzo Negro e Tommaso Valentino. Assolto con formula piena l’ex dirigente del Consorzio Antonio Scialdone.

Giuseppe Buttone ha ricevuto la condanna più pensate 18 anni mentre Pasquale Di Giovanni, ritenuto l’ideatore del sistema, di anni dovrà scontarne 13.

La corte ha riconosciuto il risarcimento dei danni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Interno, alla Regione Campania, alle Province di Napoli e Caserta, ai Comuni di Maicianise, Casagiove, Casapulla e Santa Maria Capua Vetere. Confiscate una decina di società operanti nel settore dei rifiuti, di immobili e conti correnti già posti sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Napoli.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui