Nuovi documenti contro Tommaso Barbato: la Dda li ha depositati stamattina, durante l’udienza di Riesame in cui l’avvocato Francesco Picca, che difende il politico, ha inoltrato istanza contro l’ordinanza che ha colpito l’ex senatore. I nuovi documenti acquisiti riguardano un’informativa dei Ros in cui si parla della compravendita di una casa avvenuta nel 2013. Quell’anno, la moglie di Barbato acquistò un appartamento a Caserta da Pino Fontana, uno degli imprenditori arrestati che la Dda accusa essere stati «soci» del boss Michele Zagaria. Per la procura, quella compravendita, così come alcuni sms di auguri in occasione del Natale e della Pasqua 2014, provano che tra Barbato e Fontana c’è una conoscenza datata. Cosa, peraltro, che il politico non ha mai negato, tant’è che stamane ha depositato una memoria di 40 pagine nella quale sostiene la natura lecita dei suoi rapporti sia con Fontana che con Franco Zagaria (cognato defunto del boss dei Casalesi) e respinge di avere mai favorito ditte a loro collegate per le assegnazioni degli appalti per la manutenzione della rete idrica. Stamattina, anche Angelo Polverino e l’ex carabiniere Alessandro Cervizzi (difesi dall’avvocato Vittorio Giaquinto) e Pino Fontana (avvocato Paolo Trofino) hanno discusso il loro Riesame. Polverino ha respinto le accuse; lo stesso ha fatto l’ex carabiniere. I giudici dell’VIII sezione del Riesame si sono riservati la decisione rispetto alle istanze. Si tratta dello stesso collegio (eccetto il presidente) che venerdì scorso ha deciso la scarcerazione dell’ex sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, dell’imprenditore Francesco Martino, ed ha annullato l’ordinanza per il deputato Carlo Sarro.

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