Tangenti sarebbero state versate al sindaco e a funzionari pubblici per costruire il ”Polo della Cultura e della Legalità” nel Palazzo Teti Maffuccini a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. E’ quanto emerge dell’inchiesta su camorra e appalti in una serie di comuni del Casertano. Una indagine condotta dalla Dda di Napoli che oggi ha disposto una serie di perquisizioni eseguite dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta e del Nucleo di polizia Tributaria della Gdf di Napoli. L’opera è stata progettata da Guglielmo La Regina, uno dei principali indagati e l’aggiudicazione dell’appalto sarebbe avvenuta grazie agli ”stretti rapporti di natura corruttiva” stabiliti con funzionari ”collusi” dell’amministrazione, tra i quali viene indicato il sindaco Biagio Maria Di Muro. A far da tramite, Loredana Di Giovanni, ritenuta vicina alla cosca Zagaria del clan dei Casalesi, che avrebbe avuto il compito di consegnare materialmente le tangenti. La provvista, secondo quanto accertato dagli inquirenti, è stata realizzata attraverso fatture per operazioni inesistenti da parte di ”aziende compiacenti” e ciò grazie alla complicità di un commercialista.