Carinaro. Si è spento stamattina il reduce di guerra Antonio Affinito  alla veneranda età di 93 anni. Il caporale Affinito, infatti, ha partecipato alla II guerra mondiale e fu inviato in Africa dove partecipò alla battaglia di El Alamein in Egitto simbolo della resistenza del Regio Esercito  dove avvenne uno scontro armato  nel corso della guerra tra l’Impero britannico e le forze italo-tedesche. La battaglia si svolse in tre riprese dal mese di  luglio al mese di novembre 1942. E li rimase prigioniero. Infatti furono presi circa 200.000 prigionieri, l’intero raggruppamento italo-tedesco in Africa era stato distrutto cioè le otto divisioni tedesche e le sette italiane. “Molti aneddoti amava raccontare ai familiari, ci ricorda Giuseppe Barbato capogruppo consiliare e custode di storia locale, della sua avventura in Africa dove rimase prigioniero per alcuni anni, tanto che a Carinaro non vedendolo tornare e i familiari non avendo avuto sue notizie fecero suonare anche le campane a morte perché di credeva che fosse morto. Ma il Caporale Affinito dopo sette anni ritornò a casa. Ricordo quando organizzavamo le celebrazioni del 4 novembre era sempre in prima fila nella piazza Caduti in Guerra sfoggiando sul petto la Croce di guerra assieme ad altri reduci che orgogliosamente raccontavano i loro trascorsi. Oggi la nostra Carinaro con la dipartita del caro Antonio perde l’ultimo testimone del grande conflitto mondiale, con lui se ne va un pezzo di storia e di un testimone che come mi hanno raccontato i familiari ed in particolare i nipoti amava sempre ricordare quando si radunava tutta la famiglia. Rimasto vedovo alcuni anni fa della sig.ra Angela Barbato, lascia i figli Raffaele, Carmine, Antonietta e Anna, i fratelli Luciano e Giovanni, la nuore, i nipoti, i pronipoti e parenti tutti. A  loro e alle care famiglie Affinito e Barbato porgo le più cordiali condoglianze. Grazie Caporale Antonio per averci onorato della Tua persona, della Tua amicizia, dei Tuoi racconti e soprattutto della testimonianza data non solo alla Tua famiglia ma a tutti i Carinaresi”.

 

 

 

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