“A nome della comunità senegalese che rappresento esprimo le mie scuse all’inviato di Striscia la Notizia Luca Abete per la barbara aggressione subita a Caserta. Chi ha agito in quel modo fa parte di poche mele marce da cui noi prendiamo le distanze. La nostra comunità vive in questa città da trent’anni e si è integrata bene”. E’ quanto ha detto il presidente della Comunità senegalese casertana Mamadou Sy a proposito di quanto avvenuto domenica sera, con l’inviato di Striscia malmenato da alcuni venditori ambulanti originari del Senegal che esponevano la loro merce, in parte contraffatta, in un mercatino abusivo allestito in pieno centro, che si tiene ogni domenica da alcuni anni. “Condanniamo anche chi vende roba contraffatta – prosegue Mamadou Sy – anche se i venditori spesso sono l’ultimo anello di una catena di illegalità che andrebbe contrastata sin dal suo inizio. Il vero problema è quel regolamento che il Comune di Caserta promette da anni di emanare e che servirebbe a regolarizzare la posizione dei venditori; tutti hanno il permesso e regolare licenza di vendita, molti sono nati in Italia, ma non hanno un posto in cui poter vendere”. Il Comune guidato dal sindaco Carlo Marino, come le giunte delle passate amministrazioni, aveva da tempo annunciato la regolarizzazione del mercato di piazza Cattaneo, zona attigua a Piazza Pitesti, dove è avvenuta l’aggressione, concedendo anche altre zone nelle vicinanze agli immigrati. “Abbiamo da tempo consegnato i documenti all’assessorato che si occupa di accoglienza e immigrazione (retto da Rita Martone, ndr) – spiega il presidente della comunità senegalese – e credo sia arrivato il momento per dare una risposta ai tanti venditori che da anni attendono invano” conclude. Domani intanto si riunirà il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in cui si discuterà proprio dell’aggressione subita da Abete.