Si è tenuto questa mattina nel carcere di Secondigliano l’interrogatorio di garanzia di Vincenzo Maria Ferraro, ex vice-sindaco di Caserta arrestato ieri dai carabinieri con l’accusa di aver intascato tangenti dall’imprenditore Angelo Grillo, legato al clan Belforte e detenuto da mesi al 41bis, in cambio dell’affidamento dell’appalto per il trasporto dei disabili. Ferraro, che risponde di corruzione e turbativa d’asta con l’aggravante mafiosa, ha respinto ogni accusa confermando in pratica le dichiarazioni già rese alla Dda nel dicembre 2014 quando era solo indagato. “Ferraro – ha spiegato Vittorio Giaquinto, legale dell’ex amministratore insieme a Gennaro Iannotti – ha negato di aver mai stretto accordi corruttivi con Grillo e di aver truccato la gara d’appalto, della quale peraltro non si è mai interessato. Sui viaggi che sarebbero stati offerti da Grillo in cambio dell’appalto, Ferraro ha spiegato che a quell’epoca era consigliere di opposizione”. Secondo la Dda Ferraro e l’ex dirigente comunale dei servizi sociali Pino Gambardella, finito ai domiciliari, avrebbero truccato la gara per il trasporto disabili aggiudicandola alla coop sociale “Voglia di vivere” dell’imprenditore Gaetano Barbato, finito in carcere; società che secondo gli inquirenti sarebbe riconducibile proprio a Grillo. L’aggiudicazione per un importo di 150mila euro è avvenuta nel luglio 2012, quando si era insediata da un anno l’amministrazione di centro-destra retta da Pio Del Gaudio (arrestato nel giugno 2015 per presunti legami con il clan dei Casalesi ma non indagato in tale vicenda, ndr); poi l’affidamento è proseguito con numerose proroghe ritenute non legittime. Ma anche prima del 2012, già ai tempi della giunta forzista guidata da Luigi Falco (deceduto nel 2013), Grillo gestiva il servizio tramite un subappalto. La coop, è emerso, veniva inoltre pagata puntualmente, al massimo dentro 4 mesi, mentre le altre cooperative sociali che pure gestivano servizi importanti, come quelli di assistenza scolastica o domiciliare ad anziani e disabili e i centri polifunzionali, venivano pagate con ritardi dagli 8 ai 14 mesi. Attualmente alcuni servizi sono sospesi proprio per i ritardi nei pagamenti da parte del Comune di Caserta. Dall’ordinanza emerge anche che Grillo, così come raccontato dalla sua stretta collaboratrice avrebbe pagato le cene elettorali dell’ex sindaco Pio Del Gaudio durante la campagna per le elezioni del 2011 poi vinte.

 

 

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