Una notte agli arresti domiciliari e poi è giunto il provvedimento di scarcerazione. In questo modo si è conclusa, almeno per il momento, la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Carmine Lugubre, 40 anni di Cesa, arrestato mercoledì pomeriggio dai Carabinieri di Gricignano di Aversa per possesso di sostanze stupefacenti. Giudicato per direttissima, dinanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Napoli Nord, è stato scarcerato su istanza del difensore, l’avv. Enzo Guida. Lugubre era stato tratto in arresto perché trovato in possesso di circa 10 grammi di cocaina. Per l’uomo erano scattate le manette perché ritenuta la flagranza del reato. Lugubre era stato fermato dai militari dell’Arma per un controllo. Subito però i Carabinieri avevano notato un ingiustificato stato di agitazione di Lugubre, il quale, accortosi dell’imminente controllo cui stava per essere sottoposto, aveva nascosto in bocca le dosi di cocaina, correndo un grossissimo rischio anche per la sua salute. Nel corso del giudizio per direttissima, Lugubre ha sostenuto che l’acquisto della sostanza era avvenuto per uso personale, dimostrando anche di avere una attività lavorativa e quindi le risorse per provvedere all’acquisto della sostanza. All’esito del giudizio di convalida, il Giudice Monocratico ha rimesso in libertà l’uomo.

 

 

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