MARCIANISE – Giuseppe Buttone fu ucciso perché all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere aveva litigato con Raffaele Viciglione. L’assassinio fu deciso da Angelo Piccolo.

A ricostruire l’agguato, avvenuto il 17 marzo del 1987, è Bruno Buttone, esponente di spicco del clan Belforte di Marcianise, che poco più di un mese fa ha avviato una collaborazione con la giustizia. Buttone racconta scenari e dettagli in cui perse la vita il fratello. Giueppe Buttone fu ucciso nell’abitazione di Alfredo Di Giovanni alla presenza Raffaele Viciglione, Psquale Piccolo, Antonio Vlentino, Carmine del Prete e Angelo Piccolo. Proprio quest’ultimo, secondo Buttone, è stato il mandato dell’agguato. Bruno Buttone ha raccontato di aver saputo i dettagli dell’omicidio da Felice Napolitato che nel 1994 passò dal clan Piccolo al Clan Belforte, ricevendo, da Domenico Belforte, l’ordine di eliminare tutti quelli che avevano partecipato all’agguato di Giuseppe Buttone.

 

Sono passati più di 25 anni da quell’omicidio e il corpo di Giuseppe Buttone non è stato mai trovato.

 

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