NAPOLI – La Fiadel diffida i comuni dal porre in essere i passaggi di cantiere dal Cub ad altre aziende. Nei giorni scori è stato presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti oltre che a Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.

“Con la presente, vogliamo mettere alla attenzione delle SS.VV. in indirizzo, che molti Comuni della provincia di Caserta in violazione dei dispositivi di Legge e della normativa vigente, stanno effettuando una serie di passaggi di cantiere, non solo non rispettando l’art. 6 del CCNL di categoria ma addirittura violando quanto sancito e disciplinato dall’art.4 della Legge 210/2008 e dagli art.13 e a seguire della Legge 26/2010. Inoltre con le procedure che gli stessi Enti vorrebbero attuare, si vanificano tutti gli sforzi, che le OO.SS. firmatarie di CCNL stanno facendo, ai tavoli regionali,al fine di garantire il transito della grande maggioranza di lavoratori, che da anni operano nei consorzi di bacino, transitati poi nel luglio 2008 nel Consorzio Unico di Bacino, Ente creato per Ordine della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Va tenuto conto, che gli stessi Sindaci, in più di un caso non prendano in considerazione la Dotazione Organica del Consorzio, approvata dalla Protezione Civile e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di Protezione Civile Prot. N. DPC/USO/0066382 del 01/09/2010 –uscita-). I sindaci altresì non prendono in considerazione neanche il Decreto Legge n.1 del 14 Gennaio 2013 che all’art.1 differisce la chiusura delle attività consortili al 30 Giugno 2013. Ciò potrebbe comportare anche un danno erariale a quei comuni, che fuoriuscendo con atti unilaterali dal Consorzio Unico di Bacino, e affidando il Servizio di Igiene Urbana a ditte private, potrebbero esser condannati al pagamento di doppi canoni (al Consorzio e alla ditta) da parte della Corte dei Conti. Inoltre, sembra, che ha molti Sindaci sfugga il fatto che i Comuni sono soci a tutti gli effetti del Consorzio Unico di Bacino, ed in quanto tali, responsabili di tutte le attività e soprattutto delle passività dello stesso. Quindi si deduce facilmente che la fuoriuscita di alcuni Comuni, in violazione alle norme vigenti, carica il consorzio di molti esuberi procurando di conseguenza un danno erariale ad un Ente Pubblico. del quale gli stessi Comuni sono soci. Per quanto soprascritto evidenziamo che a seguito di nota inviataci dal Consorzio Unico di Bacino, a firma del Commissario Liquidatore dott. Gaetano Farina Briamonte, che alleghiamo alla presente, risulta dalla stessa che sono molti i comuni che potrebbero procurare questo danno erariale. Inoltre con la presente sottolineiamo che in base al Decreto Legge n.1 del 14 Gennaio 2013 come già scritto nella piattaforma regionale a firma delle quattro sigle sindacali firmatarie del CCNL e dell’aderente UGL, le attività consortili, per volontà della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Repubblica, sono prorogate sino al 30 Giugno 2013, e per tanto riteniamo non comprensibile, per non usare altro termine, la decisione dei Commissari Liquidatori dott. Lorenzo Di Domenico e dott. Gaetano Farina Briamonte, di sospendere prima del tempo previsto per legge i servizi del Consorzio Unico di Bacino. Ancora più incomprensibile appare poi, la motivazione, in quanto il disastro finanziario sarebbe dovuto al mancato pagamento dei canoni da parte dei Comuni, dove il CUB presta i propri servizi. Allora ci si chiede come sia possibile che i comuni, non paghino un Ente, del quale sono anche Soci, mentre poi paghino le ditte private, alcune delle quali , tanto per usare un eufemismo, nate la sera per la mattina. Infine crediamo sia giusto porre l’attenzione anche su quei Comuni fuoriusciti negli ultimi due anni, alcuni dei quali per Legge, essendo la loro popolazione superiore ai quindicimila abitanti, che non hanno preso la quota intercantiere, né gli amministrativi, ed in alcuni casi, neanche il personale storico. Con quanto sopra scritto, con pieno senso di responsabilità e trasparenza, questa O.S. chiede da parte dei destinatari della presente missiva, la piena vigilanza in tutte le procedure in corso ed anche in quelle pregresse”.

Il Consorzio Unico di Bacino, intanto, ha risposto alla diffida ribadendo le gravi difficoltà economiche e quindi “l’inderogabilità dei passaggi di cantiere” riscontrando come ci siano comuni che stanno rispettando la legge e altri, invece, che stiano violando i diritti dei lavoratori come evidenziato dalla Fiadel.

 

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