Dalle cronache nazionali è stato ribattezzato il “concorso-farsa”. E’ il concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di 500 unità di personale di ruolo, unità da inquadrare nella III area del personale non dirigenziale, posizione economica F l, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Diversi i profili a concorso, le preselezioni sono iniziate martedì 26 luglio e andranno avanti fino al 4 agosto. I candidati sono 19.479 e i quesiti 4.600. Secondo il bando i candidati che avessero superato la prova preselettiva di carattere culturale e professionale, avrebbero potuto sostenere le successive prove. Invece è già partita la class action per i ricorsi contro la prova pre-selettiva. A prepararla il professore Ciro Centore, avvocato casertano. L’esperto di Diritto Amministrativo così boccia la modalità della pre-selezione: “Ci sono elementi inconfutabili circa la non liceità di questo strumento, che determina una disparità di trattamento e il non libero accesso al concorso. Alla class action c’è ancora possibilità di aderire, entro e non oltre il 10 agosto”.