PIEDIMONTE MATESE – Ancora arresti, denunce e sequestri, nell’ambito di una vasta operazione anticrimine predisposta dai Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese. Nella mattinata, a seguito di una breve attività investigativa, i militari della Stazione di Ailano hanno identificato una quarta persona che avrebbe partecipato come complice, alla tentata rapina presso il locale ufficio postale, che nella giornata di ieri aveva portato all’arresto in flagranza di una banda composta da tre malviventi.
. Si tratta di M.R. 19enne di Carinola, già con alcuni precedenti di reato a suo carico. E sempre i militari di Ailano hanno sottoposto a sequestro un fucile calibro 12, in quanto il detentore A.F. 40enne del luogo, ne aveva omesso la custodia. A Prata Sannita invece, i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza di reato Antonio di Lauro 36enne e Gennaro La Malfa 60enne, entrambi residenti a Secondigliano di Napoli, in quanto sorpresi mentre trasportavano a bordo di un camion, circa 10 quintali di rifiuti speciali anche di tipo pericoloso, in assenza di qualsiasi autorizzazione e altro materiale di sospetta provenienza furtiva. Il mezzo con il relativo carico e finito sotto sequestro, mentre i due sono stati trasferiti presso le camere di sicurezza dell’Arma e messi a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. A Piedimonte Matese, i militari del Nucleo Operativo hanno proposto la misura di prevenzione dell’avviso orale di pubblica sicurezza, nei confronti di M.A. 35enne del luogo, in quanto resosi responsabile nel recente passato di reati inerenti l’attività di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Infine in una località periferica del comune di Dragoni, i militari della Stazione di Alvignano, hanno rinvenuto sei slot machine che risultavano essere state rubate alcuni giorni fa da una sala giochi. Secondo i Carabinieri, gli stessi autori del furto sarebbero stati costretti ad abbandonare la refurtiva, vista la numerosa presenza di posti di blocco istituiti in questi ultimi giorni nell’area matesina. L’intera refurtiva è stata comunque recuperata e restituita al legittimo proprietario.