Il coronavirus non sta facendo ammalare i corpi, ma le menti. La psicosi e il terrore imperversano in ogni dove quasi mai motivate da qualcosa di plausibile. È la degenerazione umana quella a cui stiamo assistendo proprio come quella raccontata dal premio Nobel per la letteratura Saramago nel suo capolavoro “Cecità”. In un tempo e luogo indefiniti si propaga molto velocemente un virus che rende ciechi e che fa comportare le persone in modo assurdo e irrazionale fino all’allontanamento e isolamento dei malati che vengono abbandonati e non curati più. Non è a questo livello che siamo arrivati per fortuna, ma l’essere umano sta dando il peggio di sé. Ne è la riprova ciò che è accaduto in Inghilterra a Davide Salve, figlio del vicesindaco di Teverola Crescenzo Salve. Sua madre, Annamaria Laudadio, ha denunciato su Facebook il vergognoso atteggiamento degli altri studenti che frequentano i corsi nella sua stessa facoltà. Entrato in aula per seguire regolarmente le lezioni gli altri corsisti si sono alzati e allontanati da lui lasciandolo solo. “All’estero la paura e la disinformazione creano più danni del coronavirus”. Ha scritto la madre del ragazzo. Ed è proprio così. Davide manca da più di un mese dall’Italia e non ha ovviamente contratto alcuna malattia. È stato lasciato solo e ed è stato trattato in modo indignitoso. Una discriminazione grave ai danni di un italiano che non voleva far null’altro se non continuare a condurre una vita regolare. D’altronde ne aveva tutto il diritto non essendoci nessun rischio né per la sua salute né per quella degli altri. Senza considerare poi che questo virus, seppur contratto, è del tutto simile ad una banale influenza per ciò che concerne il tasso di mortalità e complicazioni varie. Ciò che è accaduto in Inghilterra è vergognoso. “Ciechi che pur vedendo non vedono” volendolo descrivere con le parole di Saramago. Atti del genere vanno condannati e soprattutto mai più ripetuti. Per la dignità non della singola persona, ma dell’intero genere umano.
Valentina Piermalese