MONDRAGONE – Aveva scelto l’autoclave come nascondiglio per la droga: lì, infatti, un pusher ventiduenne di Mondragone, Ferdinando Cacace, aveva sistemato, ermeticamente chiusi in un sacchetto di cellophane, 85 grammi di crack che venduti al dettaglio avrebbero fruttato circa 10 mila euro.

Il giovane è stato arrestato dai carabinieri della locale compagnia, guidata dal capitano Lorenzo Iacobone, i quali sono risaliti a Cacace durante un servizio di osservazione effettuato negli ultimi giorni di massiccia presenza di turisti sul litorale mondragonese. Proprio gli acquirenti, molti dei quali nel centro solo per un breve periodo di ferie, hanno consentito ai militari di individuare lo spacciatore. Con l’avvicinarsi del fine settimana gli spacciatori si riforniscono di droga per fronteggiare le richieste. Questa circostanza ha indotto i carabinieri a perquisire ieri l’abitazione di Cacace trovando, nascosti nell’autoclave, circa 85 grammi di crack, in un sacco in cellophane, suddivisi in dosi da 0,4 grammi. Dopo l’arresto, per Ferdinando Cacace si sono aperte le porte del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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