Inviti a dedurre e citazioni emessi dalla Procura regionale della Corte dei Conti per la Campania sono stati notificati dalla Guardia di Finanza a 28 persone tra amministratori pubblici, dirigenti e revisori dei conti pro-tempore del Comune di San Marcellino, per un danno erariale presunto di 5,2 milioni di euro patito dall’ente per la violazione del “patto di stabilità interno” negli anni 2012 e 2013 ed il conseguente dissesto finanziario dello stesso Comune. Coinvolti l’ex sindaco Pasquale Carbone e la sua giunta; l’amministrazione Carbone cadde proprio dopo la dichiarazione di dissesto. L’indagine, condotta dai finanzieri del gruppo di Aversa e coordinata dal sostituto procuratore generale Ferruccio Capalbo, ha fatto emergere la contabilizzazione nel bilancio comunale di entrate inesistenti a fronte di fittizie riduzioni delle spese, realizzate anche grazie al tardivo riconoscimento di una ingente massa di debiti fuori bilancio accumulatisi in un arco temporale di 10 anni, con una forte intensificazione di detti debiti a partire dal 2007. “Quanto accertato – è scritto nella nota della Guardia di Finanza – evidenzia come la gestione della macchina comunale sia stata effettuata prescindendo coscientemente da qualsivoglia regola contabile attinente alla corretta formazione del bilancio degli enti locali (vedasi il sistematico mancato o tardivo riconoscimento dei debiti fuori bilancio). Le predette condotte antigiuridiche hanno inciso, inevitabilmente, sul bilancio comunale di fatto falsandolo. Il danno si è riversato inevitabilmente sulla cittadinanza sia in termini di aggravi economici, sia in termini di mancati servizi resi alla collettività”. La Procura contabile inoltre, oltre a chiedere il ristoro del danno erariale, ha avanzato richiesta di ineleggibilità e di incandidabilità nei confronti degli amministratori pubblici che si sono succeduti nel tempo, nonché di innominabilità in collegi di revisori di Enti pubblici nei confronti dei revisori dei conti del Comune di San Marcellino, che avevano il dovere di vigilare e segnalare eventuali irregolarità amministrativo e contabili. La richiesta si basa sul nuovo codice della giustizia contabile entrato in vigore l’agosto scorso.