AVERSA – Questa notte gli agenti del Commissariato P.S. Aversa guidati dagli Ispettori Superiori Diomaiuto Antimo e Vargas Alfredo, a coronamento di laboriose indagini facevano irruzione alla via Selicara di Gricignano d’Aversa procedendo alla cattura di: Edobor Kelvin Imasuen Nigeriano di anni 30, narcotrafficante, colpito da provvedimento restrittivo della Procura Generale per i reati di riduzione in schiavitù, tratta di persone ed acquisto ed alienazione di schiavi.

Dovrà scontare la pena di anni 9 (nove) di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante la pena e decadenza della potestà genitoriale.

Le indagini condotte da questo   ufficio sulla tratta di esseri umani di concerto con alcune   Procure della Repubblica nazionali hanno fatto luce sul fenomeno trasnazionale che , pur apparendo sempre costante, in realtà si aggrava sempre di più con la pressione migratoria dal nord-africa.

Negli ultimi anni il territorio di Aversa è stato fortemente interessato all’ingresso massiccio di donne, prevalentemente nigeriane, portate in questa area territoriale al fine di esercitare la prostituzione secondo un consolidato  modello che prevede un sistema di reclutamento dal paese di origine con una inarrestabile  mobilità geografica che rende peraltro difficile  l’attività investigativa.

L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di accertare la spiccata capacità di organizzazioni criminali di etnia nigeriana ad agevolare tale traffico con l’ingresso di giovani donne letteralmente sottomesse con riti religiosi alla figura della “ MADAME“ e costrette a prostituirsi al solo fine di un loro definitivo riscatto quantificabile nell’ordine di 50.000 Euro.

La riduzione in schiavitù delle prostitute nigeriane avviene attraverso  riti tribali consolidati e consumati nel corso di flussi migratori dalla Nigeria al Nord-Africa al fine di approdare nella più assoluta clandestinità in Castel Volturno ove le ragazze vengono smistate ed avviate con violenza alla prostituzione, imprigionate dal ricatto di dover rimborsare il debito contratto nel paese di origine.

Sono in corso indagini avvalendosi del supporto info-investigativo dell’Interpol

 

 

 

 

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