Un colpo di magia. Alla David Copperfield. Forse anche meglio. Da far invidia a Silvan. Con un gioco di prestigio, degno di Houdini, l’assessore Giovanni Sorvillo avrebbe fatto “sparire” venti pacchi alimentari destinati alle famiglie povere di Orta di Atella. La “sparizione” sarebbe avvenuta negli ultimi 15 giorni di marzo. Da quanto si apprende, Sorvillo si è fatto consegnare dal personale delegato alla predisposizione e distribuzione del banco alimentare ben 20 pacchi per destinarli (così ha detto) a nuclei familiari non presenti nell’elenco ufficiale stilato dal Comune. Vestendosi di autorità (“sono assessore”) e sostenendo di essere stato autorizzato dal sindaco Angelo Brancaccio, Sorvillo ha chiesto e ottenuto, in soli 15 giorni, chili e chili di alimenti che sarebbero scomparsi. Al punto che il settore Welfare ha ora il problema di far quadrare i conti (impresa non facile) visto che è sparito il cibo per la preparazione di venti pacchi da inviare ai nuclei familiari che ne hanno diritto. Nel novembre del 2013, l’amministrazione comunale ha rinnovato la convenzione con il Banco delle Opere di Carità di Caserta per il banco alimentare. Il servizio è rivolto a tutti i nuclei familiari residenti nel territorio comunale che si trovano in condizioni economiche disagiate certificabili. Il sostegno prevede la distribuzione mensile di generi alimentari di prima necessità. Insomma, si tratta di interventi in favore delle fasce sociali più deboli. Anche per questo è doveroso che si faccia chiarezza su una vicenda che presenta molti lati oscuri. La gente ha il diritto di sapere dove sono finiti gli alimenti mancanti. Bisogna fare luce sull’accaduto. Al più presto. Un consiglio a Brancaccio: in giunta è meglio avere dei maghi. Almeno loro le cose le fanno riapparire.
Mario De Michele