I carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli nei confronti di quattro affiliati al clan “dei casalesi”- fazione Schiavone, ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso aggravata dalla finalita’ camorristica.
I provvedimenti traggono origine da un’articolata attivita’ d’indagine, avviata nel mese di luglio 2011 e condotta attraverso attivita’ tecniche, servizi sul territorio e attivita’ informativa, il tutto corroborato dalle dichiarazioni rese – con grande difficolta’ e a seguito di una forte reticenza iniziale – da un imprenditore operante nel settore caseario in un comune dell’alto Casertano che, di fronte all’evidenza delle prove acquisite dai Carabinieri ed esasperato dalle continue vessazioni a cui era sottoposto, non ha potuto far altro che confermare la propria condizione di vittima del racket, al fine di non incorrere nell’accusa di favoreggiamento. Nel corso dell’indagine e’ stato possibile appurare il nuovo metodo utilizzato dagli affiliati, che consisteva nel convocare presso esercizi commerciali di Casal di Principe, con la compiacenza dei titolari, imprenditori e operatori commerciali al fine di richiedere loro sotto intimidazione il pizzo al fine di “mantenere le famiglie dei detenuti”.