I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta, a seguito dello sviluppo di autonoma attività di polizia tributaria, hanno scoperto una evasione fiscale di oltre mezzo milione di euro posta in essere dai titolari di una profumeria operante sul territorio della Provincia di Caserta. L’attività di servizio è scaturita da un controllo finalizzato all’accertamento del regolare assolvimento degli obblighi tributari, nel corso del quale le Fiamme Gialle hanno rinvenuto copiosa documentazione comprovante numerosi rapporti commerciali che la società intratteneva con Paesi a bassissima fiscalità, tra cui le Isole Canarie (Spagna). I Finanzieri, nel corso delle articolate indagini, hanno riscontrato che padre e figlia, operanti nel settore della commercializzazione di profumi, evadevano il fisco attraverso l’emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti. In particolare, l’uomo, ex dipendente dell’Agenzia delle Entrate, aveva fittiziamente creato una società alle Isole Canarie, al solo fine di ridurre il gravo fiscale dell’attività gestita dalla figlia in Italia. La minuziosa ricostruzione delle varie fasi delle operazioni commerciali ha consentito di riscontrare come la finta società, costituita a Fuerteventura nelle Canarie, mediante l’emissione di false fatture faceva risultare di aver venduto la merce alla ditta italiana, la quale, invece, acquistava i prodotti in “nero” in Italia, usufruendo di notevoli vantaggi fiscali. La scoperta di tale illecito comportamento ha permesso di ricondurre a tassazione i costi indebitamente dedotti negli anni d’imposta 2013 e 2014. A conclusione delle attività, i responsabili sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per reati che vanno dalla dichiarazione fraudolenta alla emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. L’operazione di servizio è il frutto della quotidiana azione di controllo economico del territorio attuata dal Comando Provinciale di Caserta e finalizzata, tra l’altro, alla prevenzione e repressione dei reati in materia tributaria, al fine di tutelare la sana competizione tra gli operatori onesti e gli interessi economici dello Stato.