Andrea Lettieri, Angelo Brancaccio e Sergio Orsi hanno respinto tutte le accuse. L’ex sindaco di Gricignano, il sindaco sospeso di Orta di Atella e l’imprenditore del settore dei rifiuti sono stati interrogati stamattina dai pm nel carcere di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito dell’inchiesta sulla Gmc. Lettieri, difeso dagli avvocati Giuseppe Stellato e Raffaele Costanzo, ha risposto alle domande degli inquirenti, mentre Brancaccio e Orsi, hanno presentato, tramite il loro legale Mario Griffo (che assiste entrambi), due memorie difensive. L’ex primo cittadino gricignanese ha dichiarato di non aver avuto mai a che fare con i pentiti che lo chiamano in causa. Inoltre ha sottolineato di aver dato l’ok alla costituzione della Gmc per migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti e non per un patto affaristico con la camorra e i fratelli Orsi. Molto dettagliate e circostanziate le note difensive consegnate dall’avvocato Griffo a discolpa di Brancaccio. Lo stimato legale ha presentato un’ampia documentazione per smontare l’impianto accusatorio. Stessa strategia per Orsi che si è difeso, in questa fase dell’inchiesta, con una memoria che respinge punto su punto i capi di imputazione a suo carico. I tre sono stati arrestati dalla Polizia lo scorso 25 marzo. Lettieri e Orsi sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione aggravata e turbativa d’asta, mentre Brancaccio di corruzione aggravata. L’inchiesta della procura antimafia di Napoli riguarda la vicenda della Gmc (Gricignano Multiservizi), società a prevalente capitale pubblico creata nel 2003 dal Comune di Gricignano con i fratelli Orsi. La società ha gestito per alcuni anni la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei comuni casertani di Gricignano d’Aversa, Orta d’Atella e Grazzanise. Secondo i pm, Brancaccio avrebbe ricevuto 330mila euro dai fratelli Sergio e Michele Orsi (quest’ultimo ucciso nel 2008 dal gruppo di fuoco di Setola). Il pagamento sarebbe avvenuto attraverso conti svizzeri. Le accuse a carico di Lettieri sono basate essenzialmente sulle intercettazioni ambientali e telefoniche e sulle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra i quali figura Paolo Di Grazia, ex referente del clan dei Casalesi nei comuni di Carinaro e Gricignano. Secondo i collaboratori di giustizia, Lettieri avrebbe stretto un accordo proprio con Di Grazia per la creazione della Gmc, al fine di avere una percentuale sulle tonnellate di rifiuti raccolti.
Mario De Michele