Nelle province di Caserta e Latina, nonché presso le Case Circondariali di Milano “Opera” e L’Aquila, questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di 4 persone, ritenute, a vario titolo, responsabili dell’omicidio (aggravato dal metodo mafioso) del 29enne Michele Borriello, avvenuto a Vitulazio la sera 29 ottobre 1992. La misura cautelare colpisce elementi di spicco del clan dei Casalesi, tra i quali Walter Schiavone, detto “Walterino”, ritenuti responsabili dell’omicidio di Michele Borriello, detto Pellecchione. La vittima era stata uccisa mentre si trovava nei pressi di un rinomato locale del posto, venendo attinta da numerosi colpi di arma da fuoco (ben 11). Nell’agguato era rimasto gravemente ferito anche un giovane di Vitulazio, che si trovava occasionalmente in compagnia della vittima, al quale le gravi lesioni riportate procuravano danni fisici permanenti. I provvedimenti restrittivi costituiscono il risultato di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, avviata nell’anno 2017, che ha consentito di accertare che Walter Schiavone, attualmente detenuto, è stato il mandante dell’omicidio; Sebastiano Panaro, detto “camardone”, esponente di primo piano del clan dei Casalesi, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di L’Aquila, è stato l’autore materiale dell’omicidio; Domenico Buonamano e Giovanni Di Gaetano hanno trasportato sul luogo del delitto Sebastiano Panaro, a bordo di un’autovettura rubata poi data alle fiamme. La decisione era stata presa poiché Borriello, probabilmente a causa di una non florida situazione economica, aveva chiesto un maggior coinvolgimento nella compagine associativa e, a causa del diniego ricevuto, aveva iniziato ad appropriarsi dei proventi dell’attività estorsiva eseguita per conto del clan. Per l’omicidio in questione, nell’anno 1999, è già stato condannato in via definitiva alla pena della reclusione di anni 10 e mesi 8 Antonio Abbate, altro elemento di spicco del “clan dei Casalesi”, ora collaboratore di giustizia.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse per: Domenico Buonamano, nato a SS Cosma e Damiano il 03/01/1958; Giovanni di Gaetano, nato a Pastorano il 02/10/1960; Sebastiano Panaro, nato a Casal di Principe il 10/08/1969; Walter Schiavone, nato a Casal di Principe il 23/08/1961.

 

 

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