“Dell’avvelenamento delle terre, delle cave e delle falde dell’agro aversano, del litorale domizio-flegreo ne scrivevamo, noi del WWF agro aversano, già all’inizio degli anni ’90 ma adesso – dichiara Alessandro Gatto, storico attivista volontario del WWF locale – dopo le tremende dichiarazioni di Carmine Schiavone possiamo parlare e chiedere la dichiarazione di crimine contro l’umanità”.
“Poichè -continua l’ambientalista – sono a repentaglio la vita di oltre 5 milioni di persone. Non solo di quelle che vivono, loro malgrado tra Napoli e Caserta ma di tutte quelle che entrano in contatto con il disastro ambientale provocato in quest’area geografica. Il crimine è ovviamente RANDOM, cioè casuale, in quanto nessuno può sapere come e quando l’inquinamento prodotto dalle ecomafie potrà fargli sviluppare un cancro. Il paradosso è che nemmeno i carnefici sanno chi andranno ad uccidere. E’ tutto avvolto nell’inquietante mistero dell’impatto ambientale che nasconde l’insidia ed il pericolo nella terra, nell’acqua e nell’aria”.
“Nessuno sa dunque e tutti sanno. E’ l’ennesima storia assurda, tutta italiana in cui lo Stato si indigna, promette un impegno autorevole, poi getta la spugna con grande dignità per l’impossibilità a risolvere la cosa. E noi del WWF insieme ad altre associazioni ci siamo anche costituiti parte civile lesa, in nome e per conto del Popolo Italiano in tanti processi penali che hanno coinvolto non solo gli autori locali di questo disastro ambientale ma anche gli autori del nord Italia e delle altre aree d’Europa coinvolte. In particolare ricordo – continua Alessandro Gatto – il processo “Cassiopea” che riassume esemplificativamente tutto il percorso di lotta attuato fino ad oggi: processo in cui i circa 100 capi d’imputazione vengono a decadere solo per prescrizione per decorrenza dei termini processuali. Tutti assolti dunque. Cioè coloro i quali sono definibili criminali contro l’umanità sono stati assolti. Questa è la vera ingiustizia !!!