È stato espulso dall’Italia e rimpatriato in Tunisia Mohamed Baazaoui, 56 anni, ritenuto uno dei fiancheggiatori del terrorista tunisino Anis Amri, responsabile dell’attentato del 2016 a Berlino e ferito a morte durante un controllo di polizia a Milano. Sono stati i poliziotti della Digos della Questura di Caserta diretti da Enzo Vitale a rintracciare Baazaoui nel comune di Frignano e ad accompagnarlo all’aeroporto di Roma-Fiumicino, dove l’uomo è stato condotto su un volo Alitalia diretto a Tunisi. Nei confronti del 56enne, il questore Antonio Borrelli aveva emesso due giorni fa un provvedimento di accompagnamento alla frontiera, preceduto dal decreto di espulsione del prefetto. Baazaoui, residente fino a pochi giorni fa a Villa di Briano, è arrivato in Italia quasi trent’anni fa, nel 1992.

Due anni fa finì in carcere con l’accusa di far parte di un’organizzazione criminale che falsificava documenti e gestiva l’immigrazione clandestina; lui stesso era privo di permesso di soggiorno. Il suo nome è diventato “sensibile” quando è spuntato nelle indagini sulla rete di fiancheggiatori che in Italia ha aiutato il terrorista tunisino Anis Amri.

Una rete che aveva ramificazioni in tutta Europa, molto attiva nel fornire documenti falsi per i terroristi che si muovevano da un capo all’altro del vecchio continente. Baazaoui avrebbe fornito false identità all’organizzazione di Amri; le stesse false identità che gli hanno permesso di restare in Italia per anni.

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