MADDALONI – La protesta degli ex lavoratori della Dhi del comune di Maddaloni, ha trovato finalmente vove in capitoto questa mattina al quartier generale del commissario Tortelli.
Alessandro Cioffi, tramite la sua associazione Civitas, si è incatenato fuori lo stabile di via S.Francesco d’Assisi per rivendicare con gli operai, quei diritti di cui sono stati privati da tempo: La legge non è uguale per tutti soprattutto per coloro che hanno le carte in regola come gli operatori ecologici non reintegrati. Eppure il giudice ha emesso una sentenza ben chiara che ad oggi sia il comune che la ditta DHI non considera. Oggi dopo due ore di camera di consiglio, la ditta, le parti sociali e l’Ente sottoscrivono un verbale con il quale si aggiorneranno a venerdi prossimo. Ma da una nota trapelata dalla consulta, si vorrebbe agire in una direzione diversa dalla sentenza emessa, acquisendo a part-time di tre ore i due lavoratori ma ad una condizione, uno dei due dovrebbe essere acquisito da san nicola la strada essendo loro lavoratori dell’ex unione dei comuni. Ancora una volta si sta mettendo sotto i piedi la dignità dei lavoratori e si sta offendendo la cittadinanza maddalonese. E’ evidente che le parti sociali sono al soldo del padrone mantenendo il suo gioco e non mettendosi al servizio dei diritti dei lavoratori, probabilmente lo scopo delle parti sociali è di avere solo i numeri degli iscritti al proprio sindacato. Noi del “Movimento Civitas è” non possiamo restare a guardare, la prossima azione che faremo è quella di chiedere la revoca della proroga alla ditta DHI , e chiederemo l’inserimento nella lista della forza cantiere dei due operatori esclusi ma mai reintegrati come la legge prevede. Non fare sconti a nessuno, indagheremo sui nuovi assunti, perchè noi siamo al servizio dei diritti del lavoratore e del popolo maddalonesi. Noi non facciamo come i nostri politici che parlano, parlano e alla fine fanno come gli struzzi che mettono la tesa sotto la sabbia per far finta di non guardare, noi a testa alta proseguiremo per la nostra strada affinchè i lavoratori non saranno reintegrati sul loro posto di lavoro ridando dignità alla loro vita familiare.