Le mani dei casalesi anche sullo svincolo di Trentola Ducenta dell’asse mediano. E’ quello che emerge dall’ordinanza che nella giornata di ieri ha portato all’arresto di tredici persone tra politici e imprenditori legati al clan dei Casalesi. Sono in particolare gli interrogatori di Generoso Restina e Massimiliano Caterino a gettare ombre sull’appalto. Massimo Caterino spiega che il lavoro doveva essere eseguito da Franco Martino. “ La scelta su Martino Franco – si legge – ricadde per motivi di opportunità in quanto la prima ditta che doveva aggiudicarsi l’appalto sarebbe dovuta essere la Sud Edil di Fonana Carmine fu Silvio. Poiché quest’ultimo era però cugino di Zagaria Michele, che, tra l’altro, è uno dei suoi ragazzi prediletti. Zagaria Michele Stesso decise di pilotare l’appalto a favore di Martino Franco che, poi, ne divenne l’effettivo vincitore. Ciò accadde nel 2004-2005, se non erro”. La gara – sottolineano i magistrati – fu vinta da una cooperativa La Varrecchia scarl, amministrata appunto da Martino Francesco, che fu scelta tra le 130 ditte che avevano presentato l’offerta. Ma a partire dal 2006 Martino cadde in disgrazia per un litigio con Michele Zagaria. Secondo il racconto di Caterino, infatti, Martino dopo aver messo a disposizione la sua abitazione per la latitanza del boss lo mise alla porta perché non gradito alla moglie. Gli inquirenti sottolineano proprio come a partire dal 2006 Martino non abbia ricevuto più lavori di somma urgenza dalla Regione Campania.e che lo stesso imprenditore interrogato mette in relazione l’insoddisfazione di Zagaria con il fatto di non ricevere più lavori dalla Regione. Generoso Restina sullo svincolo di Trentola dice: “Ho sentito parlare di questo svincolo e della sua costruzione da parte di Michele, Carmine, Pasquale Zagaria. Le preciso che eravamo nei primi mesi del 2007 ed io avevo da poco iniziato a lavorare sul Jambo. Carmine e Pasquale erano latitanti ed avevano trovato rifugio nella stasa abitazione in cui stava Michele Zagaria e cioè la mia … omissis…. … Ebbene per l’appunto fecero riferimento allo svincolo come ad una delle tante attività edilizie da loro svolte”. Martino, tra l’altro, è stato anche amministratore della Impregema srl società citata da Iovine come quella che aveva eseguito dei lavori presso il cimitero di Aversa nel 2005, società che sarebbe riconducibile a Zagaria.