SAN NICOLA LA STRADA – Area Lo Uttaro: il Tar Lazio respinge il ricorso del Comune di San Nicola contrario all’apertura del sito di stoccaggio da 87.000 tonnellate/anno, gestito dalla New Ecology, per rifiuti pericolosi e non. I comitati (ComEr -Comitato Emergenza Rifiuti, OsservAzione, Legambiente – Circolo di Caserta) e le associazioni: “contraddittoria la decisione del tribunale che non tiene conto nemmeno dell’ubicazione del nuovo impianto interna all’Area Vasta da bonificare. Attendiamo fiduciosi l’esito degli altri ricorsi.
Ora tocca alla Regione ed al Comune provvedere vista la generale contrarietà all’impianto”. La prima sezione ter del Tar Lazio ha respinto il ricorso del Comune di San Nicola la strada, difeso dall’avvocato Renato Labriola, contro il decreto regionale di agosto 2011 che autorizzava un sito di stoccaggio a Lo Uttaro. Secondo i giudici romani il Comune di San Nicola La Strada, pur legittimato a presentare il ricorso, non aveva diritto ad essere sentito, come comune confinante con l’area in questione, nella conferenza di servizi del 2011 che ha portato all’autorizzazione dell’impianto, conferenza alla quale non è stato invitato nessuno dei comuni limitrofi (Maddaloni e San Marco Evangelista). In sostanza il tribunale amministrativo ha riconosciuto, con una decisione che a prima vista non può che apparire contraddittoria, il diritto del Comune di San Nicola di agire in difesa degli interessi dei propri cittadini ma gli ha negato, nella pratica, la possibilità di intervenire, con un proprio motivato parere, nel procedimento che ha autorizzato il sito di stoccaggio e che con la partecipazione degli altri comuni avrebbe potuto avere un risultato molto diverso. Lo stesso TAR ha ritenuto, ininfluente sull’esito del ricorso, il fatto che nel frattempo sia venuto meno il parere favorevole della Provincia di Caserta e che il parere del Comune di Caserta fosse subordinato al rilascio di un decreto di classificazione di industria insalubre che a tutt’oggi ancora non è stato rilasciato. Tra gli aspetti forse più preoccupanti, e che è allo studio dei legali per il ricorso alla sentenza, c’è da evidenziare che i giudici romani non hanno tenuto conto della perimetrazione dell’Area Vasta di Lo Uttaro effettuata dall’ARPAC ai fini del piano di bonifica e adottata dalla giunta regionale campana nell’agosto 2011 (pochi giorni prima del rilascio dell’autorizzazione) ed abbiano deciso in base alle precedenti perimetrazioni, presentate in giudizio dai legali della New Ecology, che, a differenza dell’Area Vasta, non comprendevano il sito su cui sorgerà l’impianto di stoccaggio. Lascia sperare in un esito diverso il fatto che il ricorso presentato dal Comune di San Marco Evangelista, rappresentato dall’Avvocato Luigi Adinolfi, (che contiene ulteriori e diversi motivi di ricorso), discusso insieme a quello di San Nicola nel corso della medesima udienza pubblica del 24 maggio scorso, non sia ancora arrivato a decisione. Né sia stato deciso quello promosso da comitati e associazioni, anch’essi rappresentati dall’Avvocato Adinolfi. Restano poi ancora da discutere i ricorsi presentati dai Comuni di Caserta e Maddaloni, la cui udienza è fissata per il 28 giugno prossimo. Appare a tal proposito assai paradossale che di fronte ad una generale contrarietà alla realizzazione di tale impianto (che interessa non solo i cittadini e le associazioni ma anche tutti i comuni del circondario e perfino l’Amministrazione provinciale), la Regione Campania non decida, come suggeritogli nella sentenza dallo stesso TAR, di riaprire il procedimento riconvocando la conferenza di servizi per una nuova e diversa valutazione degli interessi in campo. Ovviamente, ComEr -Comitato Emergenza Rifiuti, OsservAzione, Legambiente – Circolo di Caserta, non possono dirsi soddisfatti del risultato del ricorso ma attendono ora fiduciosi l’esito di quello presentato dal Comune di San Marco Evangelista e di quello promosso da comitati e associazioni. Nel frattempo, hanno rinnovato la loro richiesta alla Regione Campania di riaprire il procedimento autorizzativo dell’impianto. E rinnovano l’invito al Comune di Caserta a negare l’autorizzazione all’esercizio dell’industria insalubre della New Ecology, così come già fatto per l’Ecologica Meridionale, proprio per la ubicazione del sito nell’area de Lo Uttaro. È impensabile infatti che, al di là degli esiti delle azioni giudiziarie, l’amministrazione regionale e l’amministrazione comunale non tengano conto dei fatti verificatisi negli ultimi mesi che dimostrano la generale contrarietà alla realizzazione del sito di stoccaggio.
Nunzio De Pinto