“L’assoluzione piena decisa dal gup De Gregorio fa pulizia di contestazioni infamanti e totalmente inventate. Ho subito una grande ingiustizia ma la verità è stata ristabilità”. Sono le prime parole pronunciate da Giorgio Magliocca,
ex sindaco di Pignataro Maggiore (Napoli) ed ex collaboratore del sindaco di Roma Alemanno, oggi assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa dal gup di Napoli Eduardo De Gregorio. Mentre parla a telefono, Magliocca è circondato dai suoi sostenitori che, riversatisi in piazza a Pignataro Maggiore appena appresa la notizia del proscioglimento, gridano invocando le dimissioni dell’attuale sindaco Raimondo Cuccaro, grande accusatore di Magliocca. “Sono rammaricato – continua l’ex primo cittadino ed ex consigliere provinciale del Pdl – perché la mia vicenda è finita per ripercuotersi anche sul sindaco Alemanno, attaccato in maniera strumentale senza avere alcuna colpa; pensavo che a Roma la dialettica politica non fosse a un livello così basso, quasi da paese. E invece è così. Tra l’altro le accuse indirizzatemi si sono rilevate prive di realtà: durante il procedimento è emerso come gli incontri con i boss Lello Lubrano (2002) e Pietro Ligato (2006), elementi chiave dell’accusa, non siano mai avvenuti”. “E’ stata – conclude Magliocca – una vendetta della camorra per la mia attività antimafia”.