Nei giorni scorsi, la “Sezione Reati contro le persone, minori e reati sessuali” della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore dr. Alessandro Tocco, ad epilogo di una delicata indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria C.V. (CE), ha eseguito un’ordinanza cautelare che disponeva la misura degli arresti domiciliari, in relazione al reato di atti persecutori, nei confronti Michele Carrino, residente a Marcianise, imprenditore. L’uomo era già stato colpito dalla misura del divieto di avvicinamento in quanto denunciato per ripetute condotte persecutorie nei confronti di una donna, impiegata, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale.

 


Secondo quanto appurato in precedenza dagli investigatori, dopo che la vittima, nel 2012, aveva deciso di interrompere la relazione con l’uomo, questi aveva iniziato a perseguitarla con pedinamenti e appostamenti nei luoghi da lei frequentati, telefonandole in continuazione, anche sull’utenza del suo luogo di lavoro, minacciandola ed inviando numerosi fax all’utenza dell’ufficio della vittima dal contenuto ingiurioso e denigratorio.

 

Le vessazioni si erano manifestate anche in azioni violente, come quando l’uomo, seguendo la donna a bordo della sua auto, effettuava manovre brusche al fine di tagliarle la strada.

Le prime denunce avevano portato alla emissione nei confronti dell’uomo, prima, del provvedimento di ammonimento del Questore di Caserta e poi della misura cautelare del Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.

Poi, le delicate indagini della Squadra Mobile hanno accertato che, nonostante i provvedimenti prescrittivi, Carrino ha perseverato nelle sue condotte persecutorie, violando ripetutamente le prescrizioni della precedente misura cautelare del provvedimento di divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna, tanto da indurre la Procura della Repubblica di Santa Maria C. V. (CE), sulla base delle informative della Polizia, a richiedere la misura più grave degli arresti domiciliari, puntualmente accolta dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale sammaritano.

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