Matese- Proprietà pubblica nel senso dell’immobile da destinare ad ospitare un distaccamento dei vigili del fuoco ma ad Alife. E’ questa l’ipotesi rilanciata ieri nel corso della discussione sul post- sisma in prefettura.
“è stata anche esaminata- dice la nota di resoconto al termine dell’incontro presieduto dal prefetto Carmela Pagano- la possibilità, al fine di servire al meglio l’area del Matese, di ubicare un distaccamento dei Vigili del Fuoco in un edificio di proprietà pubblica nel comune di Alife, eventualità che sarà oggetto di immediate verifiche”. Da circa tre anni l’allora sottosegretario del ministero dell’interno, Nitto Palma diede al via libera alla istituzione di un distaccamento nel comune di Alife sul presupposto della individuazione di una struttura privata, posta nell’area industriale, oggetto anche di un sopralluogo dei vertici provinciali dei vigili del fuoco. La procedura è ancora in itinere(nel frattempo la nuova amministrazione ha indetto un avviso- terminato da tempo- per acquisire le offerte utili per reperire la struttura) oltre alla definizione della ripartizione dei costi da distribuire a livello intercomunale. L’iter non si è perfezionato. Anzi finito su un binario morto. Sembra scartata, inoltre, almeno in questa fase,la proposta avanzata dal comune di Piedimonte Matese che pochi giorni fa ha approvato una delibera per l’attivazione in loco di centro-servizi dei pompieri. Nel provvedimento adottato lo scorso 10 gennaio si “chiede formalmente al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di istituire in Piedimonte Matese un Distaccamento provvisorio, al fine di consentire anche la continuazione delle attività connesse al sisma del 29-12-2013;2. di dare atto che il Distaccamento sarà sistemato nei locali della Caserma del Corpo Forestale di Piedimonte Matese; 3. di porre a carico del Comune le spese necessarie per assicurare i servizi essenziali (elettricità, gas, acqua, luce) e quelle per l’esecuzione delle opere occorrenti ad adeguare i locali alle esigenze di funzionamento del Distaccamento.
Michele Martuscelli
